mercoledì 10 settembre 2014

Partiamo da una definizione:

Omosessuale: s.m. e f. Chi rivolge la propria attenzione sessuale verso il suo stesso sesso o chi pratica l’omosessualità. (www.treccani.it)

Non leggo in questa definizione espressioni come effeminato o dalle movenze tipicamente femminili; infatti queste non sono caratteristiche distintive dell’omosessualità. Frequentemente è vero il contrario, cioè che chi assume comportamenti tipici dell’altro sesso spesso è anche omosessuale, ma anche questa non è una regola assoluta.

Passiamo ad un’altra considerazione: l’omosessualità non è una scelta, al contrario di quanto affermato da molti (vi assicuro che la maggior parte degli omosessuali vivrebbe meglio e più serenamente da eterosessuale, almeno in una società come quella italiana), così come non è una scelta l’eterosessualità (chiedete ad un eterosessuale se gli salterebbe mai in mente di “scegliere” la via omosessuale). Non è ancora chiaro se omo- o eterosessuali si nasca o si diventi, ma è ormai assodato che non dipende dalla volontà dell’individuo.

Ma allora chi è che fornisce questa visione falsata degli omosessuali? Spesso i peggiori rappresentanti della presunta “categoria”: effeminati, transgender... uomini che non si riconoscono nel proprio corpo di uomini, non omosessuali. La loro omosessualità è semplicemente la conseguenza diretta della differenza che in loro intercorre tra “identità di genere” e “identità anagrafica”. Per intenderci, sono alcuni degli individui che partecipano al GayPride e a manifestazioni simili (i gaypridisti, secondo una felice definizione di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera), manifestazioni nelle quali gli omosessuali sono ridotti a pagliacci, fenomeni da baraccone, persone truccate nei modi peggiori che vanno in giro su carri decorati, a torso nudo, sbraitando per i propri diritti, a mio avviso a volte opinabili.
Questo è l’omosessuale da TV, ma l’omosessualità è tutt’altro.


Il Pride per i gay è come una sfilata di prostitute per gli etero. È quella l’eterosessualità?
L’omosessuale non è necessariamente l’eccentrico ragazzo che si trucca prima di andare a scuola: spesso il gay è l’insospettabile compagno di classe, che ha paura di uscire allo scoperto proprio per via di quell’idea falsata che la società ha degli omosessuali come pervertiti con un disturbo dell’identità di genere, spesso il gay è il gentile vicino di casa del quale mai avreste pensato “una cosa simile”, spesso il gay è un collega di lavoro, che tranquillamente parla con voi di ragazze durante la pausa pranzo, mentre dentro è un’altra persona costretta a nascondersi. Le frasi più frequenti che sento quando faccio il famoso “coming out” con qualcuno sono “davvero? Non me l’aspettavo”, “non si direbbe”, “non lo dimostri”...




L’omosessuale non è l’ArciGay, che taccia di omofobia chiunque esprima un’opinione diversa dalla propria, per esempio su un concetto delicato come quello di famiglia (vedi il “caso Barilla” o le contestazioni alla giornalista e scrittrice Costanza Miriano); l’omosessuale è semplicemente una persona che ama sinceramente il proprio o la propria partner, esattamente come avviene per gli eterosessuali.


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Benvenuto!

Symposium è un blog che ha per obiettivo la divulgazione, il dibattito e il chiarimento di alcuni temi riguardanti l’omosessualità nelle sue diverse sfaccettature, dalla dimensione individuale a quella più ampia del rapporto con la società in cui viviamo.

Troppo spesso infatti si fa confusione su un tema così delicato, complici gli stereotipi che ci vengono continuamente propinati attraverso i media e la mancanza di un vero e proprio confronto sull’argomento, che ponga l’interrogativo: cosa significa essere gay?

Per cercare di rispondere a questa e ad altre domande, e magari aprirne di nuove, abbiamo deciso di aprire il blog.
Le motivazioni più profonde alla base di questa nostra iniziativa quindi sono sostanzialmente due:
1.     creare uno spazio in cui condividere e scambiare opinioni personali;
2.     stimolare un dibattito concreto, il più possibile informato, affinché sempre più persone prendano coscienza sull’argomento e possano essere sfatati alcuni falsi miti che ancora gravano su chi ha un orientamento sessuale diverso.



COSA TROVERAI:


  •        opinioni diverse
  •        informazioni
  •        dialogo
  •        rispetto


COSA NON TROVERAI:

  •        opinioni spacciate per informazioni
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